Michel Baron - Appunti essenziali per il corso di fuga © Versione italiana a cura di Joanne Maria Pini |
IL CONTROSOGGETTO
Una volta si chiamava "fuga doppia" o "fuga a due soggetti" una fuga avente un soggetto e un controsoggetto. Si comprenderà allora l'importanza della ricerca del miglior controsoggetto possibile, dal momento che diverrà anch'esso una parte obbligata. Si possono sempre scrivere delle fughe senza controsoggetto obbligato, ma è impossibile scrivere una buona fuga senza che il controsoggetto sia nitido e ben curato.
Il ruolo del controsoggetto è d'equilibrare il soggetto, completandolo ritmicamente e melodicamente. Non deve prendere a prestito nulla dal soggetto ma apportare elementi nuovi, nello stesso stile del soggetto.
Si deve scrivere in contrappunto doppio all'ottava col soggetto, secondo le armonie le più naturali, ornate secondo i procedimenti del contrappunto fiorito e in particolare utilizzando ritardi. In generale, un buon contrappunto non presenterà sui tempi principali che note reali o ritardi discendenti.
Il metodo consiste nel ricercare dapprima le migliori armonie e quelle più convenienti al soggetto, di non utilizzare di questi accordi che le note che si possono rivoltare, sulle quali si costruirà la melodia.
In un'armonia necessariamente limpida, le sole note che non permetteono rivolti sono :
- l'ottava della nota in questione, che produrrebbe l'unisono,
- la quinta dell'accordo perfetto (o la terza del primo rivolto) che produrrebbe una quarta e sesta.
Si può utilizzare ogni relazione di settima di dominante, di tritono o di quinta diminuita.
Consigli
:Il controsoggetto deve entrare dopo la testa del soggetto e, in ogni caso, dopo la mutazione qualora ve ne sia una.
Si costruirà il controsoggetto sul soggetto e non sulla risposta, si osserverà poi se le mutazioni che gli convengono non distruggano l'interesse melodico. In questo caso si può talvolta rimediare ribattendo una nota.
Ogni volta che il soggetto diatonico corrisponde con evidenza un buon controsoggetto cromatico, non si deve avere esitazioni nell'utilizzarlo.
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