Michel Baron - Appunti essenziali per il corso di fuga © Versione italiana a cura di Joanne Maria Pini |
I DIVERTIMENTI
I divertimenti sono in pratica dei ponti modulanti [o perlomeno ne hanno la funzione - ndt] che derivano dal principio delle progressioni armoniche, mascherate, nei quali gli elementi possono provenire dal soggetto (di preferenza), o dal controsoggetto, dalla coda o anche da una parte libera dell'esposizione. Tuttavia, è necessario non utilizzare la testa del soggetto [per ben comprendere quanto sia 'scolastico' questo divieto, guardatevi la fuga n° 2 - do minore - del 1° libro del Clavicembalo ben temperato - ndt].
Queste progressioni possono essere modulanti, sebbene questo modo di procedere 'bruci' troppo in fretta le diverse tonalità impiegate nella fuga. Si considera cosa più abile far uso di progressioni non modulanti, che pervengono solo alla conslusione ad una modulazione che conduce alla tonalità della ripetizione successiva del soggetto, ottenendo così un effetto di novità o di sorpresa.
Onde evitare l'effetto meccanico della progressione, i frammenti devono essere sufficientemente lunghi, affinché non li si debba ripetere troppe volte.
Se si sceglie di scrivere un divertimento in contrappunto rivoltabile, lo si costruisca con due o più frammenti rivoltabili e con una o due parti libere, le quali dovranno tuttavia mantenere uno stile contrappuntistico.
Facciamo notare che se il contrappunto rivoltabile è a tre voci, la quarta voce, come parte libera, sarà d'importanza assai ridotta, tenendo conto che può permettersi delle pause.
Può esser costruito anche con un solo elemento, che passerà di voce in voce.
Non bisogna perder di vista che le "vere" fughe a quattro voci contengono molto spesso dei divertimenti a tre voci, e talvolta a due. Purtuttavia, nella fuga scolastica, si considera abitualmente un dovere trattare i divertimenti secondo il numero totale delle voci della fuga... Da un punto di vista artistico, si può alleggerire la scrittura con delle pause, a condizione che queste ultime non intervengano che in una voce per volta.
Raccomandazione importante concernente le pause:
Dopo delle pause, nessuna voce può entrare con un disegno che non sia significativo dal punto di vista musicale: essa deve entrare con un disegno tematico. Una voce non dovrebbe tacere se non dopo aver fatto sentire due note aventi un effetto armonico di una qualsiasi cadenza, al fine di comunicare con chiarezza la fine della sua melodia. Inoltre non perdere di vista che, se l'ultima nota può far parte integrante dell'armonia successiva, questa può dare una sensazione di qualcosa di maldestro di cui non se ne comprende immediatamente la causa.
Dupré, piano tonale dei divertimenti, § 45.
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