Il pedale riposa dapprima solo sulla tonica e sulla dominante. Le sue regole sono le stesse sia nella fuga che nell'armonia: non deve né iniziare né finire con una dissonanza.

Esso ha luogo in un ordine preferenziale :

1) al basso,
2) alla parte superiore,
3) in una parte intermedia.

Questa parte della fuga è quella in cui si ha la maggior libertà. Non vi sono regole precise da impostare, se non che il pedale dev'esser condotto in maniera naturale. Il modo di rattarlo dipende soprattutto dalla 'ingegnosità' del compositoie" (Gedalge). Si può costruire su un pedale ogni forma di divertimento ammissibile nella fuga.

Gedalge, § 326 e seguenti.

 Un consiglio: si è già indicato durante gli studi di armonia che durante un pedale di dominante, passaggi a tutte le tonalità sono in via teorica possibili, solo il gusto e il livello di complessità voluto ne sono la causa. Purtuttavia, vi è una tonalità da evitare: la tonalità minore del medesimo tono dell'accordo di dominante (che è maggiore). L'orecchio riceverebbe un messaggio ambiguo, avente parzialmente la sensazione d'un ritorno alla tonalità della dominante, ma senza poterne percepire la sensibile. Una tale goffagggine si corregge a fatica: anche l'accordo di settima di dominante non è sufficiente a dissipare il disagio che ne è derivato.

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