Michel Baron - Corso d'armonia
© Versione italiana a cura di Joanne Maria Pini |
Secondo rivolto: accordo di quarta e sesta
Si tratta di accordi di tre suoni, dei quali la quinta è al basso.
Numerazione
Questa numerazione unica nasconde in realtà molteplici utilizzi, musicalmente molto diversi, i quali si possono raggruppare (per semplificare) in tre famiglie. Cionostante si potranno trovare degli utilizzi costituenti delle varianti o anche delle ambiguità tra due famiglie.
Punto comune a tutte le specie di quarta e sesta :
nella quasi totalità dei casi, sebbene per ragioni diverse secondo le famiglie, il miglior raddoppio è quello del basso.All'inizio degli studii di armonia, e per risparmiare tempo e complicazioni, si può in pratica considerare che ogni accordo di quarta e sesta deve poter esser apparentato in maniera sicura ad uno dei tre casi seguenti :
Quarta e sesta cadenzale (con significato di doppia appoggiatura)
Essa ha un ruolo di punteggiatura sospensiva nel discorso musicale.
Il suo basso è posto sul V grado. E' in effetti una doppia appoggiatura che precede l'accordo perfetto sul V grado, che conduce per lo più ad una cadenza (cadenza sospesa, cadenza perfetta o cadenza d'inganno).
In quanto appoggiatura, è posta su di un tempo forte oppure, a rigore, su di un tempo più forte di quello su cui risolverà.
- Si raddoppia il basso, come sempre.
- Si hanno, all'inizio, due movimenti obbligati, per trattare correttamente le due appoggiature :la sesta scende alla quinta,
la quarta scende alla terza.
Bassi dati :
Se la quarta è al soprano, si dovrà evitare di muoverla per moto retto col basso, cosa che difficilmente si scrive a quattro voci. Questo arrivo per moto retto è meglio tollerato tra il basso ed una parte interna.
Il modo migliore di giungere ad una quarta e sesta cadenzale è per moto contrario tra le parti estreme.
Canti dati :
Non si può preparare una funzione di dominante facendola precedere dalla stessa funzione! Per questo motivo è necessario evitare assolutamente di fare precedere la quarta e sesta cadenzale da un accordo del V grado, rivoltato o no, o anche ogni altro accordo che contenga la sensibile. Questo "brucia" l'effetto di appoggiatura sulla sensibile e costituisce una goffaggine imperdonabile.
Caso particolare :
Si trova talvolta l'effetto di quarta e sesta cadenzale sul primo grado (e beninteso sul tempo forte). Se ne trovano dei buoni esempi nei corali di Bach. L'effetto è generalmente solenne.
Quarta e sesta di passaggio
Si tratta d'un allegerimento della scrittura che permette d'ottenere un basso congiunto dove accordi di quinta e sesta avrebbero prodotto un basso disgiunto. Lo si può analizzare come un "accordo di passaggio" tra un'armonia ed il suo rivolto. Osserviamo che, negli esempi seguenti, ci si sarebbe potuti accontentare di accordi del I e del V in stato fondamentale :
E' normalmente posta su un tempo debole, ma la si può anche occasionalmente incontrare sul tempo forte.
Vi è anche abitualmente la possibilità di sentire due voci che effettuano uno scambio per moto contrario e congiunto, producente il raddoppio del basso durante l'accordo di quarta e sesta. Questo scambio si produce per lo più tra basso e soprano, ma si può produrre tra il basso e ogni altra voce.
La voce che sta ferma fa abitualmente sentire una nota tonale.
Talune quarte e seste di passaggio sono, più raramente, prodotte dal moto congiunto d'una sola voce. In questo caso, si può ammettere di raddoppiare un'altra nota che non sia il basso :
Quarta e sesta di volta
E' musicalmente la meno importante. Non si utilizza che come fioritura del primo grado, come doppia nota di volta dell'accordo perfetto. Posta tra due accordi identici, torna dunque normalmente sull'accordo perfetto, ma può anche abbandonarlo. :
Altri tipi di quarta e sesta
Man mano che si procederà negli esercizi, s'incontreranno delle quarte e seste ibride, apparentate, ad esempio, sia ad una quarta e sesta di passaggio che cadenzale.
I casi seguenti sono quelli più facilmente degni d'attenzione, ma sono difficili da utilizzare all'inizio degli studii. Il loro impiego, inoltre, non costituisce di certo una priorità. Bisognerebbe non interessarvisi prima d'aver ben assimilato quel che precede, per non nuocere alla chiarezza delle nozioni essenziali :
Quarta aumentata
Certi vecchi trattati enunciano la seguente regola: non si possono scrivere due quarte e seste consecutive se non nel caso in cui la prima quarta sia aumentata. E' in effetti un'allusione all'uso - più o meno gradito - nel minore, del secondo rivolto del II grado, prima della quarta e sesta cadenzale, in luogo del primo rivolto II6 , d'uso più corrente e più chiaro.
Sesta napoletana mascherata
E' una variante di quel che precede, con la sola differenza dell'alterazione discendente del II grado caratteristica della sesta napoletana. Si tratta ancora d'un mascheramento dell'accordo II6, questa volta della sesta napoletana in minore, ma in secondo rivolto. Conduce spesso alla quarta e sesta d'appoggiatura, ed è, come il caso precedente, una rara occasione in cui due quarte e seste possono susseguirsi giustificatamente.
In questi due ultimi casi e nella maggior parte dei casi, questi effetti sono percepiti come una insidia illogica nei bassi dati, mentre nei canti dati l'uso della II6 è più avveduto e raccomandabile.
Bassi dati : Henri Challan, 380 basses et chants donnés, 1a raccolta. Riservare ad una fase più avanzata il 61 che presenta una quarta e sesta in un contesto meno evidente (misura 3). Esercizi dal 62 al 65, così come in primo luogo il 67. Il 69 è interessante perché pone un problema di soprano ripetitivo (riga 3, misura 2). Il 73, per le sue lunghe linee di gradi congiunti.
Non realizzare in primo luogo, a causa di andamenti meno abituali, il 66 e il 68 (tra le altre, la misura 3), allo stesso modo il 70. Il 74 non è affatto esplicito, e io lo proporrei prima del 75 del quale io reputo gli artifici necessari a realizzarlo più urgenti da scoprire.
Canti dati : Henri Challan, 380 basses et chants donnés, 1a raccolta. Serie 76 e seguenti. Il 76 e il 79 mi paiono preferibili per iniziare. Il n° 82 presenta una progressione comune. Meno allettanti il n° 84 e il n° 86. Per realizzare bene i nni dall'87 al 90 sono necessarie accurate ricerche.
Riavvio versione con frames | Riavvio versione senza frames |
Menu della versione senza frames : | |
1 - Introduzione | 11 - Ritardi |
2 - Regole generali | 12 - Note estranee melodiche |
3 - Triadi | 13 - Pedale |
4 - Primo rivolto | 14 - Bassi non numerati |
5 - Secondo rivolto | 15 - Corale e altri stili |
6 - Modulazione | 16 - Tavola delle numerazioni |
7 - Settima di dominante | 17 - Bibliografia, biografie |
8 - Settime secondarie | 18 - Link utili, ricerca |
9 - Nona di dominante | 19 - Estratti da un trattato |
10 - Armonia cromatica | 20 - L'autore Il traduttore |
© Michel Baron - Utilizzazione a fini commerciali strettamente vietata.
Si autorizza l'utilizzo esclusivamente a fini personali o pedagogici.
Questo sito è mantenuto volontariamente e senza fini di lucro.