Michel Baron - Corso di contrappunto rigoroso
© Versione italiana a cura di Joanne Maria Pini |
Metodo di studio
La quantitàLa quantità di lavoro necessario varia da individuo a individuo, a secondo della personale facilità nelle diverse specie. Sarà sempre più facile scrivere 12 contrappunti a due voci piuttosto che una 'grand mélange' [mescolanza di tre specie] , ma all'inizio degli studii bisogna aspettarsi al minimo una dozzina di contrappunti riusciti in ogni modo per acquisire una sufficiente scioltezza in ogni nuova specie.
Per alleggerire le preoccupazioni sul piano della quantità, non si esiti a presentare delle varianti o dei contrappunti con importanti parti in comune. Ogni contrappunto è giudicato come un tutto unico, e ciascuno è un obiettivo parziale.
La qualità
E' il principale fine. Solo un lavoro di qualità superiore è proficuo. Un contrappunto con un errore, anche se musicale, non ha maggior interesse d'un tentativo fallito di salto con l'asta: per quanto lo sforzo sia stato grande, l'exploit non è stato registrato. Un lavoro regolare e normale non comporta errori che molto eccezionalmente, salvo che in particolari circostanze, quali le seguenti :
L'alunno affronta una nuova specie ed è diffidente nei confronti delle nuove difficoltà. Le sue pagine sono costellate dal medesimo tipo d'errore. Ne riparleremo, forse, ad esempio, a proposito della risoluzione delle sincopi al basso...
In particolare all'inizio degli studi, certi studenti hanno delle difficoltà ad afferrare l'essenza del contrappunto. Un qualche tempo d'incertezza non deve allarmare.
Salvo casi di forza maggiore, un tipo di errore che si prolunga nel tempo e diventa cronico - anche e soprattutto quando l'alunno è convinto d'aver capito tutto - è un sintomo d'incapacità ad essere cosciente di quel che si scrive, o d'incapacità a concentrarsi o a sentire.
L'approfondimento ed il progredire negli studi.
Come sovente accade in musica, a periodi di apparente stagnazione fanno seguito progressi improvvisi e incoraggianti. Due imperativi devono essere ben capiti dallo studente, ossia :
La correzione degli errori.
Per non lavorare in modo superficiale, è indispensabile correggersi da soli, sistematicamente, i passaggi errati o difettosi. E' il solo metodo possibile per acquisire fiducia in sé stessi e la certezza di saper uscire da ogni situazione difficile, come nel caso della scoperta tardiva d'un grosso errore durante un esame. Tali correzioni richiedono talvolta molti più sforzi che non la buona realizzazione al primo colpo, utilizzando le più grandi precauzioni, dell'esercizio completo: spesso non è possibile improvvisarle; bisogna, in generale, rifletterci sopra prima di presentarsi al corso successivo. Talvolta il risultato finale è molto meno scorrevole della prima versione errata. Bisogna pertanto accettare di piegarsi a questa specie di "riparazione", sia come una penitenza, sia per gioco, sia per l'onore, sia semplicemente perché costitutivi di un normale e regolare lavoro. Non si deve buttare nel cestino un contrappunto difettoso che molto eccezionalmente, in casi disastrosi.
Un minimo di canti dati.
Per quanto atroce ed assurdo possa sembrare al neofita, il segreto della riuscita è là: l'arte del contrappunto è anche l'approfondimento di numerose possibilità. Se si cambia spesso il canto dato al punto di non fare che cinque o sei esercizi su ognuno di essi, non si scopriranno mai che le possibilità le più semplici, le più evidenti per tutti o le più superficiali. Non si incontrerà mai una vera difficoltà, e non ci si meraviglierà mai abbastanza di quanto altro si sarebbe potuto immaginare conservando e riguardando ancora e poi ancora gli stessi canti dati. Un ottimo principio è di attenersi a due canti dati (maggiore e minore) per un buon 80% del lavoro, e di non avvicinarsi ad altri testi che per "rinfrescarsi", ad esempio uscito dai periodi di scoraggiamento, o per prepararsi a dei testi imprevisti (esami). Consultate gli esempi del trattato di Charles Koechlin, che riproducono tutte le combinazioni possibili e immaginabili su un canto dato per ogni modo. Ma meditate anche su ciò che afferma, con la sua grande esperienza di grande insegnante, nel suo Étude sur les notes de passage, III - Notes de passage dans le contrepoint (p. 27) :
" Non tutti possono acquisire una buona tecnica. E' un errore credere che il solo lavoro possa procurarla; sono necessari dei doni preliminari e (come dice ancora Boileau) "nutrirsi dell'influenza segreta del cielo". Insomma, il talento non lo si può aquistare se già non si possieda un tantino di genio musicale." Non andate nel panico. Ha detto : « un poco ».
[come non pensare al divino Wolfango e al suo 'feroce' studiare? - c'è chi ha calcolato quante ore di studio avesse già fatto a 10 anni - infatti anche Lui, se non avesse molto studiato, a così divini traguardi non sarebbe mai arrivato - ndt]
Riavvio versione con frames | Riavvio versione senza frames |
Menu della versione senza frames | |
1 - Introduzione | 11 - C. a quattro parti: 1 2 3 4 specie |
2 - L'essenza del contrappunto | 12 - Mescolanze di due specie |
3 - Il metodo di studio | 13 - Mescolanze di tre specie |
4 - Regole comuni | 14 - Fiorito |
5 - Canti dati (C.F.) | 15 - C. a cinque e più parti |
6 - C. a due parti: 1 2 3 4 specie, Fiorito | 16 - C. invertibile |
7 - C. a tre parti | 17 - Imitazioni e canoni |
8 - 1 2 3 4 specie | 18 - Bibliografie, biografie |
9 - Mescolanze di due specie | 19 - Link utili, motore di ricerca nel sito |
10 - Fiorito | 20 - L'autore e-mail © ZIP |
© Michel Baron - Utilizzazione a fini commerciali strettamente vietata.
Si autorizza l'utilizzo esclusivamente a fini personali o pedagogici.
Questo sito è mantenuto volontariamente e senza fini di lucro.